[RECENSIONE]State of Play, Genere: Azione, Thriller

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itachi forever 1992
view post Posted on 24/4/2009, 20:12




Data di uscita: 30 Aprile 2009

Trama:
Un reporter del D.C. (District of Columbia) Cal McCaffrey, grazie alla sua scaltrezza, si ritrova a risolvere un mistero di delitti e collusione nel quale sono coinvolti alcuni dei politici e degli uomini d'affari più promettenti del paese. Il membro del congresso degli Stati Uniti Stephen Collins (Ben Affleck), bello e imperturbabile, è il futuro del suo partito politico: onorevole eletto, è il presidente di un comitato che supervisiona la spesa della difesa. Tutti gli occhi sono puntati su questo astro nascente che dovrebbe rappresentare il suo partito nella prossima corsa alla Casa Bianca. Tutto questo finché la sua assistente/addetta alle ricerche ed amante viene brutalmente assassinata e segreti seppelliti da tempo cominciano a tornare alla luce. McCaffrey vanta due dubbie fortune: un'amicizia di vecchia data con Collins e un redattore capo senza scrupoli, Cameron (interpretato dall'attrice vincitrice dell'Oscar Helen Mirren), che lo incarica di investigare al riguardo. Mentre lui e la sua partner Della (Rachel McAdams) cercano di scoprire l'identità dell'assassino, McCaffrey si imbatte in una serie di verità opportunamente insabbiate che rischiano di mandare in crisi le strutture del potere del paese. E in una città di spin-doctors e di ricchi politicanti, scoprirà una verità: quando la posta in gioco è di miliardi di dollari, l'integrità, l'amore o la vita di chiunque sono sempre in pericolo.

Recensione:
Accanto a Matthew Michael Carnahan e Billy Ray, è il Tony Gilroy sceneggiatore della saga spionistica di Jason Bourne a curare lo script di "State of play" di Kevin Macdonald ("L’ultimo re di Scozia") che, basato sulla serie televisiva creata da Paul Abbott, apre subito con un’adrenalinica sequenza notturna di omicidio in cui vediamo tranquillamente in volto l’assassino.
Omicidio apparentemente non collegato alla tragica morte dell’assistente del deputato statunitense Stephen Collins (Ben Affleck), sulla quale, affiancato dalla collega apprendista Della Frye (Rachel McAdams), cerca di far luce il veterano reporter di Washington Cal McAffrey (Russell Crowe) E, con la vincitrice del premio Oscar Helen Mirren ("The queen-La regina") nel ruolo della direttrice del giornale e Robin Wright Penn ("La leggenda di Beowulf") in quello della moglie del politico, è soprattutto per merito del notevole cast in stato di grazia – comprendente anche un ottimo Jeff Daniels e un sempre più bravo Jason Bateman – che Macdonald riesce a costruire abilmente un intrigo di taglio quasi hitchcockiano.
Un intrigo capace di coinvolgere in maniera progressiva lo spettatore, immerso tra affioranti segreti a lungo occultati e la fondamentale amicizia che lega da molto tempo McAffrey e Collins, mentre ai funzionali dialoghi, opportunamente forniti di un pizzico d’ironia, vengono alternati in maniera sapiente i serrati momenti di tensione (tra i migliori quello che si svolge in garage).
Il tutto, impreziosito dall’efficace montaggio di Justine Wright, collaboratrice abituale del regista, ricordando nell’argomento affrontato l’ultra-classico "Tutti gli uomini del presidente", ma presentando allo stesso tempo una costruzione stilistico-narrativa non troppo distante sia da quella alla base di tante spy-story degli Anni Settanta che da quella delle vicende di giornalismo su celluloide risalenti a un ventennio prima.
Lasciando soltanto pensare che qualche minuto in meno (siamo sui 125 circa) avrebbe con ogni probabilità giovato al già lodevole risultato finale.
 
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