inFamous, per PS3

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itachi forever 1992
view post Posted on 28/3/2009, 22:48




Tra i vari dardi che Sony sta ansiosamente lanciando sul mercato per rivitalizzare le sorti di una PS3 dotata di una ludoteca anocra non così estesa come ci si aspetterebbe, non figurano soltanto i blasonati Little Big Planet e Killzone 2. Una spasmodica attesa sta attanagliando esperti e non del settore riguardo la riuscita di Infamous, titolo dei Sucker Punch, meglio conosciuti come genitori di quel (poco elogiato) Sly Raccoon che fece la sua comparsa qualche anno addietro. In occasione della recente Game Devolpers Conference si è cercato di diradare una folta nebbia di dubbi che avevano accompagnato il gioco fin dai primi comunicati, grazie a delle novità pragmatiche che tutti hanno potuto constatare con mano. Fino a questo momento infatti, le news venivano centellinate con il contagocce e, grazie anche ai primi video, si è solo avuta una parvenza fondamentalmente idealista delle reali componenti che il titolo avrebbe proposto. Da ora invece si fa sul serio, e la vita e gli accadimenti di Cole McGrath, nome e cognome del protagonista, cominciano a prendere forma.

L’inizio della fine
Questo arcano (anti) eroe prima di bighellonare tra una rovina ed un’altra di Empire City, lavorava addirittura come fattorino; la storia vuole che, durante la consegna di un misterioso pacco, la curiosità prese il sopravvento portandolo a impicciarsi del suo contenuto. Una volta aperto si innescò una catastrofe dalla proporzioni bibliche che ha praticamente raso al suolo mezza città. Incredibilmente il nostro Cole se la cava con qualche giorno di coma, visionato dall’amico Zeke e dalla compagna Trish.
Il suo risveglio non poteva però essere più duro, considerato si che si ritrova in possesso di strabilianti poteri, ma anche che deve fare i conti con una città completamente immersa nel caos e nell’anarchia più pura.
A questo punto entrerete in scena voi, dovendo scegliere se cercare di contenere la follia collettiva o seguire la pazza gioia curandovi solo del vostro tornaconto. Scelta non del tutto scontata, in quanto la strausata citazione marveliana del “da grandi poteri derivano grandi responsabilità” deve fare i conti con un ambiente sociale ostile, incapace di saper discernere dal buono e dal cattivo. Proprio nel GDC si è voluto sottolineare soprattutto il lato “morale” delle varie sfaccettature del gameplay, valutando in soldoni di cosa si trattasse.
A seconda delle scelte corrette o errate (secondo i principi di una etica ancora sconosciuta) indirizzerete in due strade differenti le vostre abilità e poteri, ottenibili grazie ai soliti punti esperienza che acquisirete come conseguenza delle vostre gesta. In particolare, sarà il colore di una “aurea” elettrica circondante a permettervi di comprendere visivamente il vostro schieramento, con il classico rosso fuoco per lo status malvagio, e un blu luminescente per quello dei puri di cuore. Nel primo caso, sarete portati a deflagrare ogni cosa vi passi dinnanzi senza alcuno scrupolo morale, mentre nel caso vi vogliate dilettare a prendere i panni del salvatore di turno sarete indirizzati ad esempio ad usare questa sorta di “capacità elettriche” come una sorta di defibrillatore per aiutare alcuni sofferenti privi di sensi che giacciono al suolo.

Poteri controllati
Proprio l’elettricità e la parola chiave per cercare di avvicinarsi il più possibile a ciò che scorre nelle vene del sorprendente protagonista, che tuttavia non sembra essere da meno anche in altre capacità. Ciò che si evince chiaramente negli ultimi video presentati è una velocità considerevole d’azione che conferisce ritmo e vitalità alla giocabilità: il signor McGrath è una saetta nel dimenarsi tra la folla priva di senno, mentre sorprende ancor di più nell’arrampicarsi su pali, binari cadenti e ossature dei palazzi. Come se non bastasse, appare in grado di spiccare notevoli salti da un tetto ad un altro con estrema leggiadria e grazie ai suoi poteri paranormali riesce addirittura a planare al suolo quando si lancia da altezze considerevoli.
Nello specifico, il tasto sarà X è prevedibilmente imputato al salto o all’interazione con piattaforme scalabili, similmente a quanto fece Altair a suo tempo. Con L1 invece si dovrebbe settare la mira e in questi frangenti ogni tasto farà riferimento ad una particolare abilità, tra cui vanno annoverate delle specie di granate di energia esplosive, delle onde d’urto elettromagnetiche e delle vere e proprie scariche elettriche. Una volta esauritasi la forza che ha dato vita a tutto questo ben di dio, si potrà sempre cercare in lungo e largo delle fonti dalle quali attingere altro potere.
Confermati i Quick Time Events, soprattutto intesi come colpo di grazia da infliggere in special modo ai boss, le cui generalità sono ancora avvolte nel mistero. Non proprio un mistero invece il comparto tecnico, che sicuramente sta progredendo in maniera costante per un risultato finale quanto più soddisfacente possibile. I chiaroscuri ora appaiono più credibili, così come la resa della città maggiormente dettagliata e paradossalmente “brillante” nella sua prevalenza di oscurità che la pervade. L'engine poligonale si sta dimostrando ben sviluppato, così come l'implementazione delle dinamiche della folla e in generale l'intelligenza artificiale dei personaggi che incontrerete.
Unica nota stonata appaiono alcune movenze dei personaggi secondari, che non ci hanno proprio convinto, tuttavia vi è ancora del tempo utile per migliorare il comparto tecnico dove necessario.
Se anche a livello di meccanica il tutto si dimostrerà interessante e ricco di modalità coinvolgenti, possibilmente anche per più giocatori, si potrà sicuramente parlare di un prodotto molto positivo.
Commento Finale
InFamous sembra moto promettente come qualità generale manifestata. I combattimenti scorrono via che è una bellezza e l’intera produzione non dovrebbe soffrire di particolari pecche a livello di comportamento, tuttavia nutriamo ancora dei dubbi sull’impianto narrativo che, partendo da stereotipati cliché visti e stravisti in ogni ambito, temiamo possa fungere solo da pretesto all’intera struttura di gioco. Infine ci sarà da valutare la varietà delle missioni ed il loro grado di coinvolgimento, fattori che di certo occuperanno un posto in primo piano nel decretare le sorti della riuscita della produzione. Non ci resta che incrociare le dita, restate sintonizzati su Spaziogames per i prossimi aggiornamenti.

 
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