[RECENSIONE]god of war II, grazie kubox

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itachi forever 1992
view post Posted on 26/3/2009, 15:03




Trama

La storia inizia dopo che Kratos riesce a vendicarsi di Ares per avergli fatto uccidere, tramite un inganno, sua moglie e sua figlia, diventando il nuovo Dio della guerra. Gli Dei, i quali non si aspettavano che ciò potesse accadere, e temendo la sua potenza, organizzano una congiura per uccidere Kratos, mentre i suoi uomini tengono sempre più in pugno la Grecia. Kratos, uscito dall'Olimpo determinato a conquistare la città di Rodi, viene fermato dalla Dea Atena: ella lo avvisa del fatto che la pazienza degli Dei sta ormai giungendo al culmine, e se lui continuerà a seminare distruzione tra le altre città greche rimaste, non le sarà più possibile proteggerlo da essi.

Kratos ignora gli avvertimenti della Dea e aumenta le proprie dimensioni corporee, come aveva fatto Ares nel precedente episodio, divenendo un gigante e aiuta gli spartani a conquistare Rodi, fino a che, Atena, sotto forma di civetta, il suo animale sacro, lo punisce, trasferendo l'energia divina che rende giganteschi a una statua posta davanti alla costa: il Colosso di Rodi (forse ispirandosi al mito di Talo) . Questi è intenzionato a uccidere lo spartano, ritornato in dimensioni umane. Durante la battaglia col Colosso, Kratos riceve la Spada dell'Olimpo, donatagli da Zeus per distruggere definitivamente il boss, ma prima di usarla, dovrà assorbire tutto il potere divino rimanente. Kratos riesce a sconfiggere il Colosso, ma si accorge di essere tornato mortale nel momento in cui la mano del colosso lo colpisce accidentalmente crollando.

In questo stesso instante fa la sua apparizione Zeus, che lo mette al corrente della congiura e gli propone un'ultima possibilità: essere suo schiavo o morire. Kratos non vuole essere nuovamente lo schiavo di un Dio e, quindi, dopo un breve scontro, viene ucciso con la spada sacra del re degli dei, con la quale, inoltre, termina la battaglia in corso tra gli spartani e l'esercito di Rodi in un mare di sangue. Intanto Kratos viene trasportato nell'Ade, aspettando di essere portato nel luogo del suo eterno riposo. Quando tutto sembra perduto, una voce lo rassicura del fatto che il suo momento non è ancora arrivato. La voce è quella del titano Gaia. Essa dice allo spartano che se vuole vendicarsi degli dei, dovrà trovare le Parche, capaci di cambiare ogni momento della vita dell'uomo.

Riuscito a fuggire dagli Inferi, Kratos riesce a tornare sulla terra. Dopo aver raccomandato ad un superstite di avvertire Sparta dell'accaduto, per Kratos inizia una nuova avventura: trovare le tre Parche ma, ancor più importante, vendicarsi di Zeus. Viene ad accompagnarlo il cavallo alato Pegaso in un'enorme isola di ghiaccio, dove vive il titano Tifone. Kratos prende l'arco del titano (che difficilmente acconsente) e uccide Prometeo per liberarlo dalla sua maledizione, con il suo sacrifico bruciando nel fuoco dell'olimpo, Kratos aquista un potente potere: l'ira dei titani. Riprende il viaggio e in un combattimento aereo sconfigge il guerriero oscuro. Arrivato sull'isola della creazione, Gaia racconta a Kratos di come si prese cura di Zeus bambino, ma condannando tutti i titani. Per unire due parti dell'isola Kratos deve mandare avanti i Giganteschi cavalli di Crono, arrivato lì, ingaggia una lotta contro Teseo, dove il nostro eroe esce vincitore. Unendo le due parti dell'isola Kratos continua il suo cammino tra mostri e creature mostruose finché s'incammina nella palude dei dimenticati dove rincontra un suo vecchio nemico: il re dei barbari, diventato un fantasma simile a Kratos, ma alla fine perde nuovamente. Kratos si insidia nei soterranei dell'isola finché non combatte un Cerbero che sta divorando Giasone ingoiando il vello d'oro che costringe Kratos a uccidere il mostro per recuperare il vello. Più in avanti, si scontra e sconfigge Euriale, una delle tre gorgoni. Subito dopo incontra Perseo che crede di dover uccidere Kratos per riconquistare la sua amata Andromeda. Dopo un terribile combattimento, Kratos esce fuori vittorioso. Uscito dalla radura, su un ponte spezzato incontra Icaro, ormai un vecchio pazzo che non vuole cederli le sue ali per proseguire. I due si azzuffano per un profondo abisso, finché Kratos riescie a toglierli le ali e si salva mentre Icaro cade nella lava, perché sono arrivati nel centro della terra, dove il titano Atlante regge la Crosta terrestre e non tollera la presenza di Kratos finché quest'ultimo non li dice che vuole uccidere Zeus. A queste parole, Atlante racconta di come Zeus a condannato i titani per colpa della spada dell'Olimpo, allora Atlante dà quel che è rimasto della sua magia per aiuare Kratos, e lo accompagna dall'altra parte dell'isola: l'Auditorio, un immenso palazzo che ha davanti a sé la Gulia, una roccia gigantesca a forma di corvo rampante dove è situato l'antro delle sorelle del destino. Kratos sacrifica due sacerdoti per poter proseguire fino alle ceneri della fenice, così getta le ceneri del fuoco e rinasce la mitica fenice. Ma mentre si reca per domarla, una figura nell'ombra lo attacca, Kratos trafigge l'intruso e scopre che è in realtà il generale spartano (il superstite della battaglia di Rodi), che riferisce a Kratos che Zeus ha distrutto Sparta, e allora voleva raggungiere le sorelle del destino per cambiare la sorte di Sparta, detto questo, muore. Kratos, inferocito, comincia a bestemiare contro Zeus, ma da dietro di lui compare un'immenso mostro marino: il Kraken, che cattura Kratos con un tentacolo. Mentre Kratos è catturato, ha una visione: lui è sopra una collina e vede Sparta bruciare e la sua defunta moglie con la voce di Gaia che li potenzia l'ira dei titani. Riprendendosi con questo potere, Kratos sconfigge il Kraken, e domina la fenice che lo porta nella Gulia. Lì Kratos sconfigge Lachesi e Atropo, (due Parche) in uno scontro al limite della violenza. Giunto nella camera del telaio Uccide Cloto (l'ultima parca) e trova il suo filo e ritorna nel momento in cui Zeus sta traffigendo Kratos. Kratos salva sé stesso ed inizia una furibonda battaglia nella quale riesce finalmente a traffigere Zeus con la spada dell'Olimpo. Ma mentre Zeus sta per morire Atena arriva in suo soccorso e lo difende. Kratos riprova a colpire Zeus, ma Atena li fa da scudo umano e finisce per essere colpita mortalmente e Zeus fugge via. Mentre Atena muore, spiega a Kratos perché Zeus voleva ucciderlo: per non essere ucciso dal figlio come Zeus ha fatto con Crono e come Crono ha fatto con Urano detto questo, la dea muore. Kratos, che ora ha il potere del tempo, prende il filo dei titani e ritorna nel momento in cui stanno per essere sconfitti dalla spada dell'Olimpo, e li porta tutti nel tempo reale dove si preparano ad uccidere Zeus. Nel finale si vede Kratos con la spada dell'Olimpo a cavallo di Gaia e tutti gli altri titani mentre si arrampicano sul monte Olimpo...
 
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