Juve: Sogno infranto, Grazie kubox!

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view post Posted on 23/3/2009, 21:47




Iaquinta fa subito 1-0, primo pari di Essien, in dieci (rosso a Chiellini) il 2-1 su rigore di Del Piero, Drogba fa calare il sipario: 2-2, Chelsea avanti.
E' la sera dell'esame più difficile per la Juventus, che insegue il sogno Champions, con la malcelata speranza di tornare a giocarsi il trofeo in quella Roma che la vide alzare la coppa nell'epica finale risolta ai rigori contro l'Ajax, ma la strada per l'atto conclusivo nella Capitale della più prestigiosa competizione continentale per club è lunga, e passa innanzitutto per il retour match col Chelsea, a segno all'andata 1-0 e cliente da prendere decisamente con le molle soprattutto dopo l'avvento di Hiddink, coinciso con l'inizio di un'aperta striscia di vittorie. Gli uomini di Ranieri ci provano, devono vincere con due gol di scarto per centrare la qualificazione ai quarti, e lo fanno con un atteggiamento aggressivo, si va di fatto col tridente, è Iaquinta ad unirsi alla coppia europea per eccellenza -Del Piero-Trezeguet, in difesa non c'è Legrottaglie, al suo posto Mellberg, uno che gli inglesi li conosce più che bene, a centrocampo Nedved, Marchisio e Tiago.Il guru olandese dei Blues per contro dà fiducia ad Essien, direttamente titolare al rientro da un lungo stop, recuperato Anelka, che fa coppia con Drogba, determinante a Stamford Bridge, dietro non si rischia, ancora out Carvalho, gioca Alex. Match affidato allo spagnolo Mallenco. E' la prima delle tre sfide del calcio italiano con quello di Sua Maestà, mercoledì infatti tocca a Roma e Inter con Arsenal e Manchester United.Bianconeri pimpanti in avvio, testa, ampiamente alta, di Trezeguet su invito di Molinaro dalla sinistra e due corner nello spazio di 5', ma Cech non corre veri pericoli. Londinesi sornioni, dura per Lampard e soci provare a ripartire, il guaio per la Signora è l'infortunio di Nedved dopo pochi minuti, il ceco subisce un colpo all'addome e deve lasciare, praticamente in lacrime per la rabbia, il posto a Salihamidzic, che la coppa con le orecchie l'ha vinta col Bayern. E dire che a centrocampo sono già ko Camoranesi, Zanetti, Sissoko, Marchionni, De Ceglie.... Al 13' si vedono per la prima volta gli ospiti, Chiellini sbaglia e Ballack va, con poca decisione, a un tiro sbilenco, piccolo campanello d'allarme comunque. Dubbi su un offside chiamato ad Anelka lanciato verso Buffon.Ma a mettere in discesa la strada dei padroni di casa è il gol del vantaggio, che arriva al 18', tacco volante di Iaquinta, Trezeguet altrettanto splendidamente chiude il triangolo, e la punta calabrese non dà scampo in diagonale al portiere ceco, 1-0, tutto da rifare, ma si gioca a Torino, ed è molto presto.... Chelsea visibilmente frastornato, Cech si rifugia in corner su Del Piero, ma la pressione bianconera diventa subito asfissiante. Centrale poco prima della mezzora una punizione dalla distanza del capitano bianconero.Hiddink è perplesso, la sua squadra forse però ha passato il momento peggiore e rinserra le fila, in una sorta di reimpostato 4-1-4-1, apprezzabili un paio di uscite di Alex, Mikel e Cole invece girano a vuoto e ai due spauracchi davanti arrivano solo palloni sporchi. La Juve tira un po' il fiato e i vicecampioni d'Europa guadagnano metri a centrocampo, senza peraltro arrivare mai a tiro della porta avversaria. Ma al 44' un dubbio mani di Tiago concede un piazzato dal limite a Drogba, destro violento, Buffon la tiene a fatica vicino al palo, gli ospiti chiedono il gol, la terna dice no, materiale da moviola, in effetti la sfera sembra aver varcato completamente la linea bianca, pericolo scampato, ma le squadre di Hiddink sono velenose, in pieno recupero un tiro di Lampard trova la deviazione di Tiago, Buffon smanaccia, palla sulla traversa, Essien è appostato, e fa 1-1, una doccia gelata per la Juve, cui ora servono nuovamente due gol per passare il turno.Ripresa, senza cambi, Cech, protetto da Terry, arriva prima di Iaquinta su un improbabile lancio dalle retrovie di Chiellini, serve altro per far male ai Blues, la Juve deve riordinare le idee, ma è Buffon a dover respingere di pugno una punizione ad effetto di Lampard. C'è un po' di nervosismo in casa bianconera, due falli inutili di Salihamidzic e Molinaro mettono a prova la magnanimità del direttore di gara, soprattutto il bosniaco rischia grosso, essendo già ammonito. Dentro al 60' Giovinco, il sacrificato è l'autore del gol del vantaggio, Iaquinta, è un 4-4-2 puro.Un'ingenuità di Cech, che per evitare un corner va a prendere il pallone con le mani fuori dall'area, porta al giallo per l'estremo difensore ospite e a una punizione di Del Piero dalla destra, finalizzata male però dall'ultimo entrato, girata alle stelle. Fiammata juventina al 64', incornata, purtroppo centrale, di Trezeguet su cross corto di Del Piero, Cech mette sopra la traversa. La contromossa degli inglesi è l'innesto di Belletti (suo il gol decisivo per il Barcellona a Parigi nella finale di Champions fra blaugrana e Arsenal). La Juve non riesce ad alzare i ritmi, Del Piero non arriva a spizzare una punizione di Giovinco in modo da mettere fuori causa il portiere avversario, al 70' un'ulteriore, seria complicazione, Chiellini entra da tergo su Drogba, per l'arbitro fallosamente, secondo giallo e bianconeri in dieci. E' comunque il momento della svolta, punizione di Del Piero, un giocatore ospite in barriera tocca nettamente con un braccio, è rigore, Mallenco non ammonisce nessuno, Pinturicchio, con calma olimpica, fa 2-1, con un uomo in meno ma anche con 17' a disposizione, la Juve riapre il discorso qualificazione, Ranieri decide che è il momento di Amauri, gli fa spazio, pur con una mezza smorfia, Trezeguet.Avanza il baricento il Chelsea, sfruttando la superiorità numerica, ora, Ballack non aggancia un geniale traversone di Anelka, il sipario sui bianconeri comunque cala all'82', su traversone di Belletti Drogba, colpevolmente lasciato solo, in spaccata fa 2-2, il sogno è infranto. Finisce 2-2, perchè Buffon evita lo smacco, su Belletti, di un'immeritata sconfitta in pieno recupero, il pubblico dell'Olimpico tributa solo applausi all'undici di casa, ma il sogno europeo è infranto, ai quarti di Champions League ci vanno i londinesi. Prima italiana bocciata dalla ribalta europea, non resta che sperare in Roma e Inter.
 
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