Captain Tsubasa(Holly e Benji), grazie sasuke uchiha 94

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itachi forever 1992
view post Posted on 23/3/2009, 15:49




Capitan Tsubasa (キャプテン翼, Captain Tsubasa?), meglio noto in Italia come Holly e Benji, è uno spokon manga giapponese sul calcio, ideato come fumetto da Yoichi Takahashi nel 1981. Il manga narra la storia di un fuoriclasse del calcio giapponese che, dopo essere cresciuto nella scuola Nankatsu, a 15 anni lascia il Giappone per avventurarsi nel calcio brasiliano e, successivamente, diventa professionista in Brasile prima ed in Europa poi.

Il manga si compone di quattro serie: Captain Tsubasa (Capitan Tsubasa in Italia), World Youth, Road to 2002 (nata per festeggiare i Mondiali di Calcio 2002 tenutisi in Giappone e Corea) e Golden-23, quest'ultima in corso di pubblicazione. Le prime tre serie del manga hanno dato vita in seguito ad altrettante serie di un anime di grande successo. Sono stati realizzati anche 5 film su Capitan Tsubasa e esistono diversi volumi speciali su questa serie.

Capitan Tsubasa ha riscosso molto successo sia in Giappone che nel resto del mondo. In Italia è tuttora oggi una delle serie più amate. Capitan Tsubasa ha contribuito a diffondere il calcio in Giappone e molti ritengono che sia stato uno dei fattori che hanno contribuito al miglioramento di prestazioni della nazionale nipponica che nel 1998 si è qualificata per la prima volta ai mondiali e nel 2002 è riuscita persino a raggiungere gli ottavi di finale. Inoltre molti calciatori famosi come Hidetoshi Nakata,[2] Alessandro Del Piero, Francesco Coco, Zinedine Zidane, Giuseppe Sculli e Yoshikatsu Kawaguchi[3], che lo guardavano quando erano piccoli, hanno dichiarato che se sono diventati calciatori professionisti è anche merito di questa serie che ha contribuito a far nascere e crescere in loro la passione per il gioco del calcio. In Italia il manga è edito dalla Star Comics.Nel 1980 l'appena ventenne mangaka (cioè disegnatore di manga) Yoichi Takahashi scrisse e disegnò una storia autoconclusiva sul calcio, sport a cui si era appassionato guardando i mondiali del 1978[3]. Questa storia di circa 30 pagine si intitolava Captain Tsubasa, venne pubblicata sulla rivista Shōnen Jump e viene considerato l'episodio pilota della serie. L'episodio pilota o Capitolo 0 narra della storia di un ragazzino, Tsubasa Taro, che aspira a vincere il campionato studentesco. La sua squadra, la Nankatsu, arriva in finale dove affronta la Shutetsu del fortissimo portiere Genzo Wakabayashi. Alla fine la Nankatsu vincerà la partita 1-0 grazie al gol su punizione di Tsubasa Taro. In seguito al successo della storia, che vinse il Premio mensile opera scelta[4], la casa editrice Shueisha chiese all’autore Yoichi Takahashi di fare una serie intera sulle avventure di Tsubasa [4]e così l'anno dopo sul numero 18 di Shōnen Jump apparve il primo episodio di Captain Tsubasa che durò fino al 1988.

Ci sono delle differenze tra l'episodio pilota e la serie vera e propria. Infatti nella serie vera e propria il protagonista si chiama Tsubasa Ozora e non Tsubasa Taro, poi il nome della ragazza di Tsubasa cambia (nell'episodio pilota si chiama Aki mentre nella serie vera e propria Sanae) e infine il carattere di Tsubasa è diverso (Tsubasa Taro si arrende troppo facilmente mentre Tsubasa Ozora non si arrende mai tranne in alcune occasioni come nella partita Nankatsu-Musashi).Il primo capitolo della serie venne pubblicato sul numero 18 di Shōnen Jump. La serie durò fino al 1988 riscuotendo molto successo. Esistono anche le versioni anime della prima serie, Captain Tsubasa (Holly e Benji, due fuoriclasse) e Shin Captain Tsubasa (Holly e Benji: Sfida al Mondo) (per maggiori informazioni su queste serie si veda il paragrafo sull’anime).

Il manga narra la storia di un fuoriclasse del calcio giapponese (Tsubasa Ozora) che, dopo essere cresciuto nella scuola Nankatsu e aver vinto quattro campionati nazionali giovanili e un mondiale U-16, a 15 anni lascia il Giappone per avventurarsi nel calcio brasiliano.

Durante la pubblicazione della prima serie vennero pubblicati alcuni speciali: Netto Special, una sorta di enciclopedia pubblicata nel 1985, e Boku wa Misaki Taro, una storia speciale pubblicata nel 1987 che racconta della decisione di Taro di seguire il padre in Francia invece di andare a vivere con la madre. Nel 1988 venne pubblicato l'ultimo capitolo che racconta la partenza di Tsubasa per il Brasile, dopo aver vinto il mondiale giovanile di Parigi. Gli episodi usciti su Shōnen Jump sono stati in seguito raccolti in 37 tankoubon (pubblicati in Giappone dal gennaio 1982 al marzo 1989). In seguito in Giappone è uscita una ristampa di 21 volumi editi dalla casa editrice JumpComics.

Dopo una pausa di sei anni Takahashi decise di ideare una seconda serie, Captain Tsubasa World Youth Hen (Capitan Tsubasa World Youth). Nel 1993 quindi scrisse e disegnò uno speciale, Captain Tsubasa Saikyo no teki Holland Youth, pubblicato sui numeri 14-18 di Shōnen Jump. Questo speciale è una sorta di prologo alla serie vera e propria e narra di tre amichevoli tra Giappone e Olanda in vista del World Youth (ovvero il Mondiale U-20). Un anno dopo iniziò la serie vera e propria sui Mondiali U-20 che durò fino al 1997, dopo qualche problema nei rapporti tra l'editore (la Shūeisha) e l'autore, che influì sull'andamento della storia (si pensi alla semifinale con l'Olanda ridotta a due sole pagine). Gli episodi di questa serie usciti su Shōnen Jump sono stati in seguito raccolti in 18 tankoubon. Successivamente in Giappone è uscita una ristampa in 10 volumi.

Dopo un'attesa di quattro anni, Capitan Tsubasa ritornò sulle pagine di Young Jump nel 2001 con il Road to 2002, una serie che avrebbe dovuto celebrare i mondiali di Giappone e Corea. In realtà, l'autore Yoichi Takahashi ha impiegato 6 volumi per raccontare la partita Barcellona-Real Madrid e ha quindi concluso la serie e lasciando la storia in sospeso. La storia narra il cammino dei giocatori giapponesi nel calcio professionistico con Tsubasa e Hyuga che vengono ingaggiati dal Barcellona e dalla Juventus rispettivamente. Gli episodi di questa serie apparsi su Young Jump sono stati in seguito raccolti in 15 tankoubon.

Tra il 2004 e il 2005 Takahashi disegnò numerosi speciali come il Golden Dream, FCRB e l’All Star Game, speciale che celebra i 25 anni di Captain Tsubasa. Nel 2005 Takahashi iniziò a disegnare una quarta serie, il Golden-23. Il primo capitolo di questa serie è apparso sul numero 45 di Young Jump del 6 ottobre 2005, mentre il 17 febbraio 2006 è stato pubblicato il primo tankoubon della serie dei 6 sinora prodotti in Giappone. La serie parla del cammino della nazionale olimpica nipponica verso la vittoria del torneo olimpico di calcio. Con il capitolo 79, pubblicato in Giappone il 21 giugno 2007, si conclude la prima parte della serie, incentrata sulle amichevoli giocate dal Giappone in vista delle qualificazioni e sulle partite di Tsubasa in Europa. La seconda parte, incentrata sulle qualificazioni asiatiche, è stata pubblicata dal 23 agosto 2007 al 24 aprile 2008. Subito dopo la seconda parte venne pubblicato nell'estate 2008 sul mensile Monthly Young Jump uno speciale olimpico in due parti, Wish for peace in Hiroshima, in cui il Giappone affronta la Grecia in vista delle olimpiadi. Questo speciale venne poi pubblicato, insieme a Boku wa Misaki Taro, nel dodicesimo volume della serie, uscito in Giappone nell'ottobre 2008. La trama lascia presagire il proseguimento di questa serie, ma attualmente non sono più stati pubblicati capitoli dall'aprile 2008. L'autore del manga annunciò nel capitolo conclusivo della prima parte che avrebbe realizzato inoltre nei mesi successivi due speciali che andranno a collocarsi nel contesto della serie: uno sulla partita Real Madrid-Barcellona e uno sulla partita Reggiana-Albese. Tuttavia dopo oltre un anno e mezzo dall'annuncio questi speciali non sono stati tuttora realizzati.In Italia la prima serie del manga è stata pubblicata dalla Star Comics, inizialmente su Express (dove però veniva pubblicato a ritmi molto lenti) poi, dal febbraio 2000 al febbraio 2003, su Techno. La traduzione italiana non è esente da errori come confusioni tra personaggi (Misaki viene spesso scambiato per Misugi), trasliterazioni sbagliate (Hyuga viene chiamato erroneamente Hiyuga) e, ma solo nei primi due numeri, un linguaggio inappropriato (i gol venivano chiamati punti, i personaggi non dicevano segniamo un gol ma facciamo un punto ecc.).[5]. Per fortuna dal quarto numero in poi venne usato un linguaggio più gergale grazie all'affidamento dell'adattamento delle traduzioni a un appassionato di calcio, Mario Rivelli (alias Otto Gabos).[5].

In Italia la seconda serie del manga è stato pubblicata dalla Star Comics sulla testata Techno dal marzo 2003 all'agosto 2004. Per evitare problemi con la FIFA la Star Comics ha dovuto storpiare i nomi di squadre e giocatori reali[6] (per esempio l'Inter è diventata Interland, la Juventus Juvenile, la Sampdoria Sampdoriana, il Colonia Kern, Baggio Gaggio, Gullit Fullit, Maradona Saradona ecc.). La traduzione italiana non è esente da errori di traduzione come le trasliterazioni errate (Hyuga continua a essere chiamato erroneamente Hiyuga e il giocatore dell'Arabia Saudita Vulkan diventa improvvisamente Balkan).

La Star Comics non ha potuto pubblicare il Road to 2002 che non può essere pubblicato all’estero a causa di un contenzioso tra FIFA e Shūeisha riguardo la presenza in questa serie di squadre, maglie e stadi reali, con annessa richiesta di pagamento dei relativi diritti.[6] Probabilmente per lo stesso motivo non potrà pubblicare neanche il Golden-23
 
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