Kingdom Hearts 358/2 Days

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itachi forever 1992
view post Posted on 24/4/2009, 19:49




Si sa, in tutti i campi artistici l’elemento differenziale tra l’appellativo “bravo” e “genio” risiede in quel piccolo tocco di follia positiva che trasforma un buon lavoro in qualcosa di unico. In questa categoria un posto di rilievo è occupato da Square Enix, che, dopo averci deliziato con le sue tutt’altro che finali fantasie, un bel giorno decise di stringere un’inedita alleanza con Disney. Il risultato finale è stato Kingdom Hearts, titolo in grado di spaccare a metà il pubblico tra chi lo ha reputato un gioco infantile per la presenza alcuni personaggi della nostra infanzia, e chi invece lo osannato a gran voce come nuovo messia degli Action/GDR. Insomma, un titolo decisamente controverso, premiato dalla critica con alte votazioni un po’ in tutto il globo.
Il secondo episodio conferma quanto di buono visto in passato, alterandone però quella sensazione di naturalezza e poesia per prediligere un taglio più hollywoodiano (e semplicistico). Concettualmente tra i due capitoli si colloca il più che sottovalutato Chain of Memories (da ora CoM) per Gba, capace di variare il classico gameplay con elementi originali, ma non completamente soddisfacenti.
Ora su Nds, Square Enix tenta di cavalcare la scia di un successo consolidato negli anni per dare alla luce questo 358/2, dove il buon Sora sarà rimpiazzato dal suo alter ego Roxas e dalla allegra brigata della Organizzazione XIII.

Un solo cielo, un solo destino
Abbandonato ogni singolare spunto di CoM, quello che si presenterà davanti ai nostri occhi sarà uno spettacolo molto simile a quanto già visto nelle due opere per PS2, con il susseguirsi di ambientazioni disneyane che già conosciamo: confermati dunque la maggior parte delle location note ai più, con magari qualche aggiunta inerente l’Organizzazione ed i suoi movimenti. Il gameplay nudo e crudo segue il rapido incedere a cui siamo abituati, con combattimenti frenetici a colpi di keyblade con tanto di arti magiche a contorno. Per compensare alla logica assenza di Pippo e Paperino, avrete a disposizione un nuovo alleato (anche se pare che Axel ricoprirà un ruolo più rilevante) tra i compagni che andrete a conoscere nel corso dell’avventura e che sembrerebbe godere di una sviluppata I.A sia nei movimenti, sia nelle (poche) scelte tattiche in grado di compiere.
Discorso un po’ diverso per i nemici, che, come da tradizione, prediligeranno un approccio quantitativo invece che qualitativo, attaccando in gruppo con le loro tradizionali movenze. Proprio loro inoltre, non sembrano diversificarsi in maniera massiccia da quanto visto in passato, con ogni Heartless diversificati per dungeon di appartenenza. Per il resto, il nostro Roxas sarà caratterizzato dal mai troppo usato doppio salto, dalla possibilità di volare per una certa distanza e di poter contrattaccare con il giusto tempismo un avversario, così da stordirlo e guadagnare un certo vantaggio bellico. A tal proposito, però, sono sembrati un po’ macchinosi alcuni movimenti del giovane eroe, che spesso risulta in difficoltà nelle situazioni più concitate, a causa anche di un lock-on sui nemici non proprio eccellente.

Simple and clean
Un episodio quindi molto lineare nelle sue meccaniche, nonostante la promessa di qualche enigma per spezzare il ritmo frenetico di gioco, e a quanto pare anche nei controlli: salto, parata ed attacco saranno attribuiti ai classici tasti frontali, i movimenti si gestiranno con il D-Pad, mentre i dorsali saranno utilizzati rispettivamente per navigare nel menu in game e gestire la telecamera. Proprio quest’ultima ci ha un po’ deluso negli ambienti maggiormente claustrofobici, dove sembra che faccia fatica a seguire in maniera adeguata le azioni su schermo. Se tutte queste informazioni hanno fatto emergere in voi una sensazione di dèjà vu, dovrete decisamente ricredervi una volta che scoprirete il multiplayer fino a quattro giocatori, che muta la natura stessa della produzione la quale, per l’occasione, si trasforma in un caotico party game. Non sappiamo ancora se sarà possibile ripercorrere l’avventura in cooperativa con altri tre amici, ma di certo potrete sfidarli in alcune modalità che comprendono i più disparati obiettivi. Quel che ci è stato mostrato finora concerne una sorta di “gara a punti” dove vince chi riusce a dare vita alla più spettacolare mattanza di Heartless. A complicare il lavoro ci pensano anche alcuni sporadici elementi come mine vaganti o scatole esplosive. Temiamo che la possibilità di partecipare insieme ad altri giocatori possa amplificare esponenzialmente i difetti succitati, in primis la sensazione di caos e la gestione della regia. Per ora possiamo rassicurarci col comparto tecnico che sembra svolgere un lavoro eccellente in termini di animazioni e gestione del frame rate. A pochi mesi dall’uscita giapponese e con una data europea ancora ben lontana, l’attesa resta dunque parecchio elevata nonostante le perplessità evidenziate.
Commento Finale
Un famoso personaggio storico parlò di corsi e ricorsi storici, frase che è perfettamente applicabile a questa ultima produzione targata Square Enix. Sembra di rivivere le sensazioni del datato primo capitolo per PS2, purtroppo però con tutto il bagaglio di difetti che non consentirono il raggiungimento della piena eccellenza. Un prodotto comunque da tenere sotto controllo e ampiamente migliorabile nel prossimo futuro, che probabilmente farà la felicità di tutti fan che conoscono a memoria la saga, e di tutte quelle persone che attendono con trepidazione l’annuncio ufficiale del terzo episodio.
 
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