[RECENSIONE]Metal Gear Solid 3, voto 9,6

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itachi forever 1992
view post Posted on 26/3/2009, 15:36




Dopo il controverso Metal Gear Solid 2, torna sulla scena l'estro del geniale Hideo Kojima nel terzo episodio della serie stealth più amata al mondo, che ha dato popolarità e fortuna al suo creatore. Abbandonando l'impostazione da film interattivo che caratterizzava MGS2 e tornando allo stile sobrio e raffinato del capostipite della serie, il maestro Kojima ci porta negli anni '60, in piena Guerra Fredda, in una regione montuosa della Russia, dove verrà fatalmente tracciato il destino di un soldato destinato a diventare Big Boss! Non mi soffermerò molto sulla trama, poichè ritengo che sia uno degli aspetti del gioco che vada sperimentato in prima persona. Vi basti sapere che l' intreccio narrativo è semplicemente sublime: una storia a prima vista semplice, accattivante, che tralascia le disquisizioni filosofiche del prequel/sequel, ma che a conti fatti appare molto più coinvolgente, appassionante e carismatica. Il merito é di Kojima, un game-designer capace di studiare sin nei minimi particolari la storia dei suoi titoli, che possono sempre fregiarsi di trame splendide. I dialoghi, mai superflui, sono accattivanti ed interessanti, ben costruiti attrono ai protagonisti della vicenda.
Ah, è vero, i protagonisti: la storia risulta talmente coinvolgente anche, e soprattutto, grazie al cast ideato da Kojima. Il nostro buon vecchio Snake (ma è veramente lui?), idolatrato dai fans e riconosciuto come una delle icone della Playstation, ritorna in questa nuova avventura, per tutti quelli a cui Raiden non era proprio andato a genio; il serpente mantiene intatto il suo innato carisma, accresciuto dalle vicende che ruotano attorno a lui, e che finiranno per travolgerlo in una spirale di eventi fuori dal suo controllo. E come non citare The Boss, mentore e guida di Snake, vera patriota del suo paese che per ragioni oscure diserta nell'Unione Sovietica, la bellissima EVA, femme fatale della vicenda, appassionata di moto e spia del KGB (o almeno così pare ...) che offrirà un valido supporto al nostro Naked Snake durante la missione Snake Eater, e Ocelot, inesperto pistolero al comando dell' Unità Ocelot del GRU, insofferente agli ordini e mai disposto ad arrendersi.
Un discorso a parte va fatto per il team di boss che ci troveremo ad affrontare: Kojima ha realizzato degli antagonisti che impersonano i diversi sentimenti che si possono provare sul campo di battaglia:
- The Pain, il dolore, energumeno domatore di calabroni;
- The End, la fine, leggendario cecchino la cui vita sta per volgere al termine;
- The Fear, la paura, agilissimo combattente armato di balestra;
- The Fury, la furia, violento piromane, ex-astronauta;
- The Sorrow, la tristezza, uno dei Cobra morto per mano di The Boss e costretto a vagare come fantasma.
A prima vista caratterizzati superficialmente, questi boss sono davvero una perla di realizzazione, Kojima ha puntato ad un valore semi-simbolico, almeno secondo il mio punto di vista: il team Cobra, logorato dall'esperienza, può essere interpretato come ciò che sarebbe diventato Snake, soldato privo di emozioni, dopo averli affrontati. Ergo, avrebbe assorbito i sentimenti sopra citati, diventando anch'egli un Cobra, dotato di emozioni da portare in battaglia. Stranamente Volgin, colonnello del GRU, è poco carismatico: un cattivo veramente malvagio, ma troppo stereotipato e che sà di già visto.
Dalla parte di Snake per tutto il gioco avremo Major Zero, fondatore dell' Unità FOX, Para-Medic, indispensabile esperta di medicina nonchè appassionata di cinema (imperdibili le "recensioni" dei film dell' epoca dopo ogni salvataggio) e Sigint, onniscente in campo militare.
Non continuo con trama e personaggi, poichè voglio lasciare la soddisfazione di scoprire in prima persona molte delle trovate di Kojima.

Una vera emozione! Metal Gear Solid 3, ancor prima di essere un ottimo videogame, è un insieme di indefiniti sentimenti, che commuovono, divertono e, semplicemente, emozionano. Kojima dimostra di aver saputo riconoscere i propri errori, offrendo un'esperienza indimenticabile, quasi magica e surreale, che colpisce fortemente la sfera emotiva di chiunque si appresti a giocarci. La tendenza al perfezionismo più sfrenato tipica di Kojima permea anche questa nuova (vecchia) avventura del carismatico Serpente, con risultati ammirevoli. Le parole non bastano a descrivere questa titanica opera made in Konami, un masterpiece senza tempo, un capolavoro irripetibile, un'esperienza che rimarrà nel cuore di molti affezionati gamers e, soprattutto, uno dei migliori titoli di questa generazione.

GRAFICA: 9,5 SONORO: 9,5 GIOCABILITÀ: 9,5 LONGEVITÀ: 9,5
 
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~Lollo
view post Posted on 15/4/2009, 20:42




troppo bello, fiito 2 volte
 
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1 replies since 26/3/2009, 15:36   46 views
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